skip to Main Content
Get in touch:

cialda compostabile

Ci impegnamo per garantire che il futuro non sia compromesso dal presente.

Attraverso i più semplici e piccoli gesti che appartengono alla vita quotidiana, ma che ripetuti ogni giorno possono fare la differenza per ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

In fondo, la sostenibilità è un viaggio. Non un punto di arrivo.

Il percorso che abbiamo scelto di intraprendere in SpecialCoffee è fatto di impegno e scelte.
Affinché il piacere di un espresso non sia solo una scelta di qualità e gusto, ma anche sostenibile.

Intraprendere buone pratiche quotidiane legate sempre più alla corretta gestione del riciclo dei rifiuti, implica anche la conoscenza di alcuni termini che inconsapevolmente riguardano le nostre azioni.

Sentiamo spesso parlare di materiali biodegradabili, compostabili, riciclabili e non riciclabili.
Ma quali sono le differenze?

Cosa significa biodegradabile?

Prima di dare la definizione di compostabile, occorre fare chiarezza sul concetto di biodegradabile.

Si definiscono biodegradabili quei materiali che hanno la capacità di decomporsi in natura grazie all’azione di microrganismi e batteri abbinata alla luce solare o di altri agenti atmosferici naturali.

A seconda della presenza o meno dell’ossigeno, la degradazione può avvenire in maniera aerobica o anaerobica.

Questo processo deve compiersi nell’arco di sei mesi e gli elementi che ne derivano possono essere assorbiti nel terreno sotto forma di acqua, anidride carbonica, sali minerali, e altri elementi.

Definizione di compostabile

Compostabile è un materiale che, dopo essersi degradato, viene trasformato in compost, una sostanza ricca di proprietà nutritive solitamente utilizzata come concime per arricchire il terreno.

Secondo la normativa europea, affinché un prodotto possa avere la dicitura “compostabile” deve essere biodegradabile nell’arco di soli 3 mesi e deve superare i test di ecotossicità come prova che esso non possa esercitare alcun effetto negativo all’ambiente. Un classico esempio di compost sono gli scarti di potature, avanzi di frutta e verdura.

La differenza tra biodegradabile e compostabile?

Un rifiuto, per essere definito compostabile, deve essere inevitabilmente biodegradabile mentre, al contrario, un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché, ad esempio, potrebbe non disintegrarsi a sufficienza durante un ciclo di compostaggio.

La principale differenza tra i due termini sta quindi essenzialmente nei tempi della degradazione.

Inoltre ciò che è compostabile torna alla terra come sostanza nutritiva sotto forma di compost, mentre il biodegradabile torna alla natura sotto forma di sali minerali e altri elementi semplici.

Significato di riciclabile

I materiali riciclabili sono quei materiali di scarto che possono essere utilizzati nuovamente in processi di produzione. Ne sono un esempio il vetro, la carta e il cartone, l’alluminio, la plastica e il legno.

Dividere correttamente i rifiuti, attraverso una raccolta differenziata consapevole, permette di trasformare questi elementi di scarto in una risorsa, donandogli nuova vita, riducendo così i materiali che finiscono in discarica.

Le materie plastiche riciclabili come il polietilene sono quelle maggiormente sostenibili per l’ambiente, la salute e l’economia. Il loro ciclo di produzione, utilizzo e rigenerazione rappresenta un importante passo avanti verso un sistema produttivo, sociale e umano realmente circolare.

Materiali non riciclabili

Con l’espressione rifiuto secco non riciclabile (oppure rifiuto indifferenziato o rifiuto secco residuo) ci si riferisce a quella parte di rifiuti solidi urbani che, a causa della loro natura, non possono essere avviati al riciclaggio, ma devono essere smaltiti in discarica, in un termovalorizzatore o in un impianto in cui si produce il combustibile derivato dai rifiuti.

Alcuni esempi di rifiuto secco non riciclabile sono: pannolini, assorbenti, cotton fioc, cotone, oggetti in plastica che non sono imballaggi, oggetti composti da vari materiali non facilmente separabili, scontrini fiscali, ceramica, penne biro, carta sporca, spugne.

La cialda compostabile, l’impegno di SpecialCoffee

La cialda è sempre stata il caffè porzionato di SpecialCoffee.

Abbiamo già avuto modo di parlare dei vantaggi del caffè in cialda, soprattutto rispetto al caffè in capsula.

Buona e sostenibile

Una scelta di qualità, perché il processo di estrazione è il più vicino al metodo espresso tradizionale.

Un impegno per l’ambiente, perché è il caffè monodose più eco-friendly.

L’impegno di SpecialCoffee per l’ambiente ha però portato a fare un ulteriore passo in avanti rispetto al fondamentale obiettivo della sostenibilità di prodotto, scegliendo di confezionare il caffè con la carta filtro certificata compostabile Compofilt®: un tessuto al 100% di fibre naturali, testato e certificato per essere gettato nell’umido dopo l’utilizzo, per contribuire al rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.

Compostabile, da recuperare nell’organico.

Così la cialda, essendo fatta da materiali completamente compostabili (è noto che il caffè è un ottimo apporto per la terra delle piante), può diventare un ottimo materiale per il compostaggio.

Senza dimenticarci che gli altri imballi della cialda sono riciclabili

  • la bustina si recupera nella plastica (C/LDPE90)
  • il cartone-dispenser si recupera nella carta

Senza nessun dubbio sullo smaltimento.

dove lo butto?

Back To Top
×Close search
Cerca