skip to Main Content
Get in touch:

caffè per espresso

Ebbene sì, c’è differenza tra un caffè e un caffè per espresso! Non sono la stessa cosa!

Potremmo pensare che per preparare un caffè espresso si possa utilizzare un qualsiasi caffè che ci piace.
Dopotutto l’espresso è solo un altro metodo di preparazione.

Ma è davvero così?

Rispetto ad altri metodi di preparazione, la temperatura dell’acqua è inferiore e il tempo di contatto estremamente breve. Questo perché il processo di estrazione avviene sotto pressione (9 bar).

Ed è questo che rende unico l’espresso.

Per questo motivo, la maggior parte dei caffè per espresso tende ad avere profili di tostatura più scuri: perché sono più facili da estrarre in queste condizioni rispetto a tostature più chiare.

I caffè per espresso necessitano di particolare attenzione nella selezione dei caffè da utilizzare nella miscela e nella scelta dei profili di tostatura.

Ecco perché i torrefattori creano le miscele di caffè per espresso: per garantire un’estrazione ottimale massimizzando il gusto.

La miscela di caffè per espresso

Innanzitutto ciò che rende un caffè per espresso tale, è la scelta dei caffè da utilizzare nella miscela.

Non tutti i caffè sono uguali e ci sono alcuni criteri da considerare quando si cerca il migliore per l’estrazione in espresso. Entrano in gioco l’amaro, la dolcezza e la sensazione in bocca.

È importante trovare un equilibrio nello spettro dei gusti dell’espresso. Che personalmente piaccia fruttato e selvaggio o amaro e delicato, la percezione dell’espresso ha molto a che fare con l’interazione tra l’amaro e la dolcezza in tazza.

Un caffè deve poi esprimersi bene con una tostatura più scura. L’amaro è buono fino a un certo punto e funziona bene come base che taglia il latte in un cappuccino.

Dovrebbe essere presente anche la dolcezza, il cui grado varierà da un caffè all’altro.

Ma il gusto è solo una parte di ciò che è piacevole dell’espresso: l’altra parte è l’appeal tattile.
La viscosità dell’espresso stesso deve essere piacevole in bocca.

Ecco perché, in termini di selezione, i caffè verdi più adatti per l’espresso hanno un grande corpo, un’acidità da lieve a moderata e intensi sentori di cioccolato quando sviluppati in tostatura.

In SpecialCoffee facciamo del nostro meglio per selezionare i caffè che secondo noi, sono i migliori da estrarre in espresso.

La tostatura per espresso

Per tutti i tipi di caffè, il processo di tostatura è l’alfa e l’omega.
È qui che si crea la differenza nella degustazione, nel sapore e nella scelta del metodo di estrazione.

Secondo una regola generale, le tostature chiare sono più adatte per un metodo di estrazione più lento, come un caffè filtro.

Al contrario, le tostature più scure sono più indicate per un metodo veloce come l’espresso.
Oltre a essere più facili da estrarre, le tostature più scure aumentano il corpo e smussano le note acide.

Il torrefattore deve sapere scegliere il giusto grado di tostatura: tostature troppo chiare potrebbero non abbinarsi bene al latte (cappuccino), troppo scure potrebbero causare problemi e amaro in tazza.

Qual è allora la differenza tra i caffè per espresso e gli altri caffè?

Caffè

Con “caffè” intendiamo qualsiasi chicco di caffè tostato e pronto per l’estrazione.

Scegliamo una tostatura chiara se desideriamo un gusto pieno e distinto del caffè, che può variare a seconda del paese da cui proviene.

I caffè con tostatura chiara non hanno una lucentezza oleosa e sono i migliori per le varietà dal sapore delicato, per il “white coffee” e gli stili di estrazione senza pressione come “pour over coffee” o “cold brew coffee“.

I caffè con tostatura media si riconoscono dal loro colore marrone medio. Danno un’estrazione più intensa e un profilo aromatico diverso e, in base all’origine dei caffè, possono essere utilizzati per molti metodi di preparazione.

I caffè con tostatura scura invece si distinguono per il loro colore marrone scuro e la superficie lucida e oleosa.

La maggior parte delle volte, per la preparazione dell’espresso vengono utilizzate tostature medio-scure.

Caffè per espresso

I “caffè per espresso” di solito hanno una tostatura scura, che permetta di ottenere caffè con minore acidità e un corpo più pieno, ma che consenta comunque ancora di riconoscere i diversi gusti e sentori del caffè.

La tostatura scura dei caffè per espresso è più ricca di oli naturali del caffè, evidente nella lucentezza oleosa che possiamo vedere sui chicchi. L’emulsione di questi oli, insieme ad altri composti presenti nel caffè, sono utili nella creazione della crema.

Bisogna però fare attenzione a non utilizzare caffè tostati troppo scuri, in quanto l’olio in eccesso può sporcare e ostruire le macine, soprattutto nelle macchine super automatiche.

La crema dell’espresso

La crema è spesso menzionata con riverenza quando si parla di espresso.

Si riferisce allo strato di colore chiaro che si forma sulla superficie del caffè preparato durante la fase di estrazione.

Durante la preparazione dell’espresso, l’anidride carbonica che fuoriesce dal caffè appena macinato e compattato e l’acqua calda pressurizzata provocano la formazione delle caratteristiche “bollicine”.

La crema racconta tanto sul caffè che berremo

Abbiamo mai provato a osservarla con attenzione?

Dentro la crema possiamo distinguere diversi colori. Queste lievi differenze mostrano il tipo di tostatura utilizzata, la durata dell’estrazione del caffè espresso o un possibile problema con la consistenza del caffè macinato.

Troppo chiaro significa che le bolle sono più grandi del solito: potremmo aver sottoestratto l’espresso.

Troppo scuro, per contro, può essere il risultato di un’estrazione eccessiva o dell’uso di una tostatura più scura (che di solito produce anche meno crema). Un caffè troppo estratto può dare una tazza amara.

La quantità di crema che otteniamo in un espresso ha tanto a che fare con il metodo (livello di tostatura, macinazione dei particolati, pressatura, ecc.) quanto con il caffè stesso.

Alcuni tipi di caffè e metodi di lavorazione post-raccolta favoriscono maggiormente la creazione di quello strato dorato e lussureggiante di oli di caffè emulsionati.

L’uso di un qualsiasi caffè in grani (non per espresso), non importa quanto sia buono, per preparare l’espresso potrebbe non dare il tipo di preparazione che ci si aspetta da una “estrazione perfetta“.

Alcune varietà sono troppo chiare, altre potrebbero essere troppo carbonizzate o scure.

Ecco allora perché è necessario utilizzare i caffè giusti per un buon espresso

I caffè per espresso ci daranno la consistenza, il corpo e il sapore che desideriamo nel nostro espresso.

Permettono di ottenere una crema ricca, che esalta l’intera bevanda e migliora l’esperienza dell’espresso.

I caffè “non per espresso” sono ottimi per numerosi metodi di preparazione, ma i caffè per espresso resistono meglio con i metodi ad alta pressione.

In breve: fare una buona tazza di caffè espresso non è scienza missilistica, ma non si tratta esattamente di gettare caffè macinato e acqua calda nella macchina per caffè espresso.

Scopri le miscele di caffè per espresso SpecialCoffee!

Back To Top
×Close search
Cerca